Salvacon nome.

Projects

Il bambino che porteremo in salvo, la ragazza che strapperemo alla miseria, l'uomo a cui daremo una possibilità, non saranno mai solo numeri di un progetto, ma nomi di una nuova storia.

Muri più alti?

No, tavoli più lunghi.

Breaking news.

MORA MORA

Cristiani e Buddhisti insieme. 

Quanto raccontiamo questa storia, molti ci dicono: “Davvero?”

Ora la raccontiamo anche a voi.

Abbiamo costruito in Madagascar un villaggio per bambini orfani, si chiama Izahay Dia!

In mezzo a mille difficoltà e con sempre più bambini da strappare alla strada e alla miseria, siamo andati avanti fino ad ospitarne 100. Abbiamo dato a tutti un letto, un piatto, dei libri per studiare. Ma un posto per mangiare tutti insieme, quello proprio non lo potevamo dare. Così i bambini erano costretti a fare i turni in una stanza angusta e buia. E il lavoro per il piccolo gruppo di suore che si occupa di loro si raddoppiava. Poi un giorno a Suor Claudine si è accesa una lampadina:

“E se presentassimo un progetto per ricevere l’8xmille dall’Unione Buddhista Italiana? Oltre al refettorio potremmo costruire nuove camere per ospitare i bambini che ora non possiamo accogliere”. Detto, fatto. Il progetto MORA MORA è stato approvato!

Il termine Mora Mora (pronunciato Mura Mura) è un modo di dire malgascio e significa “piano piano”. In un mondo sempre più frenetico, volto a un “fare” di fretta e spasmodico, noi abbiamo deciso di “stare” e di imparare dalla natura e dai suoi tempi, prendendo ispirazione dalla saggezza della tradizione popolare. Per guarire e per crescere in modo armonico, ci vuole tempo, cura e amore che noi intendiamo dare ogni giorno, non solo ai bambini e alle bambine del centro (spesso costretti a diventare adulti già in età precoce), ma a tutti gli esseri viventi. Così a quel “davvero?” incredulo, detto da chi ha difficoltà nel leggere “buddhisti” e “cristiani” in uno stesso progetto, noi possiamo rispondere un secco e fiero “SÌ”. Perché questi principi sono perfettamente in linea con i valori promossi dalla nostra Fondazione e superano le frontiere delle diversità religiose.

Il 70% dell’importo totale necessario alla costruzione, viene dai fondi dell’8xmille all’Unione Buddhista Italiana e il 30% dalla nostra Fondazione.

In questo momento 112 bambini mangiano felici nel grande refettorio dove potranno anche studiare, insieme ai nuovi arrivati accolti nelle stanze appena terminate.

Mentre fuori le parole sacre delle bandiere tibetane volano al vento, mescolandosi con le preghiere della sera delle suore e dei bambini.

Davvero.

E ora che conosci il progetto...

Scopri cosa puoi fare per noi e cosa noi possiamo fare per te.