Salvacon nome.

Projects

Il bambino che porteremo in salvo, la ragazza che strapperemo alla miseria, l'uomo a cui daremo una possibilità, non saranno mai solo numeri di un progetto, ma nomi di una nuova storia.

Benvenuti a Gana Gana!

La fattoria di Izahay Dia!

La nostra portafortuna.

GANA GANA

Prima di tutto abbiamo costruito Izahay Dia!

Un villaggio che oggi ospita più di 100 bambini orfani che orfani non sono più.

Non è stato facile. Abbiamo dovuto affrontare e superare tante difficoltà.

Ma ora il villaggio è pieno di bambine, bambini e fiori. E chiunque ci viene a trovare sente di essere in un luogo speciale. Noi vogliamo riuscire a conservarlo così e per farlo dobbiamo renderlo autosufficiente. Dal punto di vista energetico e da quello alimentare.

Due sfide non da poco in un paese, come il Madagascar, segnato dal disboscamento e dalle conseguenze del climate change. La pratica della coltivazione in eccesso, degli incendi boschivi e la produzione di carbone hanno infatti provocato la deforestazione generalizzata, aumentato i livelli di anidride carbonica emessa e causato danni agli ecosistemi precari, alcuni dei quali potrebbero essere irreversibili.

Stiamo di fatto assistendo a periodi di siccità (concentrata nel sud del paese) sempre più prolungati, intervallati da tifoni e da altri disastri naturali. Il cambiamento climatico, così come le guerre e le epidemie, è anche una questione di equità e giustizia sociale, e colpisce in primo luogo le persone e i gruppi più vulnerabili, come le donne e i bambini.

Il consumo di legna e l’alto costo dell’energia elettrica ci hanno spinto a investire nell’energia solare. Abbiamo dotato i pozzi del villaggio di un sistema di pannelli solari che ci permetterà di ridurre drasticamente i costi delle bollette.

Per raggiungere il secondo obiettivo, quello della autosufficienza alimentare, abbiamo acquistato tre ettari di terreno incolto, confinanti con il villaggio. Qui stiamo mettendo in piedi l’allegra fattoria Gana Gana, che in malgascio vuol dire Anatra. Dopo aver scavato i pozzi, abbiamo iniziato a piantare alberi di mango, papaya, banano e poi avviato tante coltivazioni diverse, anche una piccola risaia. Oltre all’agricoltura c’è poi l’allevamento: galline, maiali, anatre, oche, pesci, zebù e mucche. E per non farci mancare niente, stiamo mettendo su due nuovi progetti: apicultura e vivaio. Insomma, presto produrremo anche il nostro miele e i nostri fiori da vendere al mercato.

Ci siamo dati un anno e mezzo di tempo per arrivare all’obiettivo di nutrire tutti i bambini solo con i nostri prodotti e di rispondere alle altre spese del villaggio con i proventi delle attività che abbiamo messo in piedi.

Più chilometro zero di così non si può!

 

E ora che conosci il progetto...

Scopri cosa puoi fare per noi e cosa noi possiamo fare per te.